Il capoluogo della Tuscia è ricco di un notevole assetto monumentale, tra i più belli della regione: molti i palazzi aristocratici ( dei Papi, dei Priori, Chigi), i quartieri medioevali (San Pellegrino e Pianoscarano), numerose sono le chiese ed i chiostri di varie epoche ( Chiesa di Santa Maria Nuova, Chiesa di San Sisto, Santuario di Santa Rosa, Cattedrale di San Lorenzo), belle fontane in peperino ( Fontana Grande, Fontana dei Leoni, Fontana della Rocca).
Viterbo è spesso conosciuta come la Città dei Papi, fu infatti salutare rifugio per numerosi pontefici: Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV, ma soprattutto il francese Clemente IV passerà alla storia per aver causato, dopo la sua morte a Viterbo, il periodo più lungo di sede vacante, ci vollero quasi tre anni per la fumata bianca dell’elezione di Gregorio X nel 1271.
Infatti secondo la tradizione del tempo, il nuovo Papa veniva eletto nella stessa città dov’era deceduto il precedente, ma la riunione del Sacro Collegio, dopo circa un anno e mezzo di inutili trattative, il podestà ed il capitano del popolo di Viterbo, per accelerare l’elezione decidono di rinchiudere i cardinali cum clave (da qui il termine conclave), e i viterbesi fanno anche scoperchiare il tetto del palazzo lasciandoli a pane e acqua, per accelerare l’elezione del pontefice.
Viterbo
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